Nella giornata di giovedi 1 febbraio si è svolta, presso l'Università di Reggio Calabria, l'inaugurazione del Building Future Lab, una torre di oltre 16 metri di lato su cui testare porzioni di involucro edilizio.
Per il progetto, che si presenta come un unicum a livello internazionale e si candida a punto di riferimento scientifico e tecnologico per il settore della scienza delle costruzioni, DENIOS è stato partner di Bosch Rexroth nella fornitura di soluzioni tecnologiche d'avanguardia.
Nato da un idea del Prof. Corrado Trombetta, Responsabile di Progetto, e del Prof. Martino Milardi, Responsabile della Sezione TCLab. e finanziato tramite i fondi della Comunità Europea, il Building Future Lab prevede la possibilità di effettuare test e sperimentazioni sugli involucri e le facciate degli edifici simulando condizioni estreme quali sismi, uragani e shock termici elevati, nonchè test dinamici relativi alla sostenibilità energetica e ambientale degli edifici, oltre ad avere al suo interno sistemi avanzati per il disegno e la modellazione dei componenti.
Il cuore della proposta è la concezione del testing avanzato per i progetti oggetti di indagine, reso possibile grazie a strumentazioni all'avanguardia forniti da partner scelti tra le aziende più importanti a livello mondiale quali Bosch Rexroth e DENIOS Italia.
Il BFL si identifica con una torre di oltre 16 metri di lato, inserita nel complesso della Cittadella Universitaria, e si compone di tre ambienti principali: il Test LAB, il Test ROOM ed il Test CELL.
DENIOS è stato fornitore di Bosch Rexroth, un'azienda che ha dimostrato di essere sulla nostra stessa lunghezza d'onda in termini di un valore fondamentale quale la qualificazione del territorio, progettando e sviluppando il componente chiave per la simulazione degli shock termici.
La camera termica, che va a comporre il già citato Test ROOM, è un sistema di 6x8 mt, realizzato in conformità alla norma statunitense AAMA 501.5-07 "Test Method for Thermal Cycling of Exterior Walls".
La camera va come detto a simulare cicli termici estremi a cui sottoporre i componenti oggetto di indagine e prevede un range di temperatura che va dai –15 (+3) C° ai +85 (+3) C°.
Il sistema è stato poi studiato per permetterne lo scorrimento lungo tutta la superficie della facciata.
Vasta è stata l'attenzione all'evento degli organi di informazione, delle istituzioni e delle associazioni di settore. Di seguito potete trovare la rassegna stampa:
TG Rai Regionale: vedi (minuti 12:29-14:33)
Università Mediterranea di Reggio Calabria: vedi
Ordine degli Architetti di Reggio Calabria: vedi
Società Italiana Tecnologia dell'Architettura (SITDA): vedi
GuidaFinestra: vedi
Lamezia Oggi: vedi
StrettoWeb: vedi
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