Non solo il terreno può essere contaminato dalle sostanze inquinanti. Molti incidenti coinvolgono sostanze pericolose le cui fuoriuscite causano contaminazioni dei corsi d'acqua. Al grande pubblico acquisiscono notorietà soprattutto le grandi catastrofi: perdite da petroliere, sversamenti di condutture, incidenti sulle piattaforme petrolifere... Ma anche una piccola quantità di olio versato può avere un effetto catastrofico se entra nelle acque locali: una sola goccia può disperdersi in pochissimo tempo e quindi contaminare fino a 1.000 litri di acqua. Ma come possono le aziende prendere precauzioni? Quali attrezzature sono necessarie in caso di emergenza? Rispondiamo qui alle domande più importanti.
Se un'azienda, nelle sue operazioni quotidiane, tratta sostanze pericolose per le acque, è obbligata a identificare i potenziali pericoli mediante una attenta valutazione del rischio e ad elaborare un piano di emergenza in aggiunta alle appropriate misure di sicurezza.
Le condizioni particolari possono anche richiedere alle aziende di proteggersi in modo specifico dalle fuoriuscite di oli nell'acqua, ad esempio se vi sono bacini idrici sopra in prossimità dei locali aziendali, se ci si trova in presenza di oleodotti oppure se sono in corso operazioni che potrebbero anche accidentalmente causare sversamenti.
Dotarsi delle più opportune precauzioni consente alle aziende di poter agire prontamente in caso di incidenti, ed evitare così multe e costose operazioni di bonifica: chiunque introduca sostanze pericolose nelle acque e le danneggi, non è solo tenuto a risarcire i danni, ma sostiene anche i costi delle necessarie misure correttive.
Pertanto, si consiglia alle aziende di affrontare attivamente la questione delle misure di emergenza adeguate
Le barriere per olio con effetto assorbente consentono il rapido contenimento e assorbimento di fuoriuscite di agenti contaminanti quali oli o carburanti su specchi d'acqua. La loro costruzione particolarmente robusta evita danni quando si recuperano le barriere e le rende idonee per stagni, laghi, fiumi, bacini portuali, ecc.
La barriere DENSORB per olio sono inoltre idrorepellenti e galleggiano sulla superficie sia di acque ferme che in leggero movimento. Tramite la struttura idrofila tutti i liquidi a base di olio vengono assorbiti e l'acqua respinta. La galleggiabilità persiste anche in condizioni di saturazione completa.
Queste barriere presentano svariate caratteristiche di sicurezza:
Assorbimento affidabile di ogni tipo di olio, dall'olio motore al gasolio, dai combustibili ai solventi a base di olio
Minimo rischio di gocciolamento grazie all'adesione marcata tra la superficie delle fibre ed il liquido trattenuto
Colorazione cangiante per valutare visivamente il grado di saturazione
Costruzione evoluta con robusta rete e tubo flessibile interno, in tessuto non tessuto in polipropilene ultra assorbente
Robusta fune di scarico della trazione e moschettoni e occhielli facili da usare per collegare le barriere tra loro
Le barriere per olio si differenziano in sistemi attivi e passivi.
Le barriere passive sono costituite da un grembiule da immersione realizzato in speciale tessuto a tenuta stagna con corpi galleggianti interni. Vengono bloccate mediante ancoraggio tra le sponde del corso d'acqua e per fare in modo che l'estremità inferiore del grembiule non galleggi sull'acqua, viene abbassata con dei pesi. Quando si utilizza la barriera, l'olio si raccoglie sulla superficie dell'acqua, mentre l'acqua scorre sotto la fuoriuscita di petrolio. L'olio può essere pompato via o assorbito con prodotti assorbenti.
Le barriere attive sono idrorepellenti e galleggiano sulla superficie di acque stagnanti e facilmente scorrevoli.
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